Patata

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1. INTRODUZIONE

Il nome scientifico della patata è Solanum tuberosum (famiglia delle Solanacee). Questa pianta è originaria dell'America centro-meridionale. E' stata introdotta in Europa dopo la scoperta dell'America. In Europa, la coltivazione della Patata è diffusa soprattutto nei paesi del centro Europa (esempio Germania, Repubblica Ceca, Francia, etc..). In Italia, questa specie trova le migliori condizioni climatiche nelle zone alpine. Va comunque detto che, grazie alla possibilità di spostare il ciclo vegetativo, è possibile coltivare questa pianta in diverse situazioni. La coltivazione di questa pianta dovrebbe avvenire all’interno di un range di temperature compreso fra i 14 e 20 gradi centigradi (escursione termica giorno/notte).

2. TECNICA COLTURALE

    • Preparazione del terreno
      In linea generale la patata predilige terreni ricchi di nutrienti e ben drenati (medio impasto). Il pH ottimale per la coltura delle patate dovrebbe avere un pH variabile da 6 a 7. Prima della semina, sarà comunque necessario procedere alla preparazione del terreno. E’ consigliabile operare la coltivazione in terreni di medio impasto e ricchi in sostanza organica. In tal senso, nel caso in cui si opera su terreni poveri, sarà possibile facilmente incrementare il contenuto organico utilizzando del letame maturo. In generale, è necessario mischiare al terreno circa 4-5 kg di letame maturo a metro quadrato: al fine di svolgere questa operazione è necessario vangare il terreno ad una profondità di circa 35/40 cm e nel contempo aggiungere il letame. E’ consigliabile comunque (dopo aver aggiunto il letame) lasciare riposare il terreno per qualche mese, al fine di far completare al letame il suo periodo di fermentazione.
      Per procedere con la semina, è necessario disporre di patate aventi un peso di circa 50 grammi. Se sono di dimensioni maggiori, è possibile suddividere ciascuna patata in 3 parti. E’ necessario pero che ogni porzione di tubero (patata) sia di almeno 20-30 grammi, e che abbia almeno 2/3 gemme. La semina può agevolmente essere fatta (generalmente in primavera) su file avendo l’accortezza di regolare la distanza fra queste intorno ai 60/70 cm e sulla fila 25/30 cm. In generale si utilizzano circa 20 quintali per ettaro di tuberi utilizzati a mo di “semi”. Ogni tubero (o frazione di esso) va posizionato a circa 10 cm di profondità. Nella operazione di taglio del tubero (nell’ipotesi in cui si opera con spicchi di tubero), potrebbe essere complesso il riconoscimento delle gemme. In questo caso, è possibile mettere i tuberi al caldo e inumidirle periodicamente in attesa che compariranno i primi germogli (in genere questo processo impiega circa 10/15 giorni). Con germogli visibili sarà sicuramente più semplice procedere alla suddivisione del tubero. Nella figura successiva si possono osservare dei plot coltivati a patata, dove le piante sono disposte su file. Si osserva come per effetto delle operazioni di rincalzatura (vedi più avanti) le piante risultano elevate rispetto l’originale piano di campagna.



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  • Irrigazione
    La patata è caratterizzata da un apparato radicale superficiale, e questo la rende una pianta a scarsa resistenza agli stress idrici. In Italia centro- meridionale, nei periodi dell’anno in cui non vi sono piogge, appare quindi necessaria la irrigazione. Il periodo di maggior sensibilità agli stress è quello che va dalla comparsa dei boccioli fiorali fino a fine fioritura: in questa fase infatti si verifica l’ingrossamento dei tuberi. I sistemi di irrigazione adottabili sono quelli per scorrimento, infiltrazione laterale (fra le file) o a pioggia. Il momento migliore per la irrigazione è il mattino presto. In figura successiva si osserva l’irrigazione per aspersione di un campo di patate.

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  • Cure colturali
    Fra le cure colturali più importanti per la patata vanno ricordati la sarchiatura e rincalzatura. La prima va svolta soprattutto nelle prime fasi di sviluppo dopo la semina dei tuberi, al fine di tenere il terreno pulito dalle infestanti. La seconda invece, consente nell’addossare della terra dell’interfila (zona fra le due file) sulla fila di piante al fine di favorire lo sviluppo di radici dagli steli (e quindi tuberi). In genere viene svolta 2 volte durante le prime fasi di sviluppo. Questa operazione consente di provocare l’inverdimento dei tuberi, che svilupperebbero in questo caso sostanze tossiche.
  • Raccolta
    Le patate normali vengono raccolte quando la pianta appare secca e ingiallita. Esiste poi un sistema pratico per il riconoscimento del corretto momento di raccolta: prelevare da una pianta un tubero e strofinare la buccia dello stesso. Se questa non si stacca vuol dire che è il momento di raccogliere le patate. La operazione di raccolta a mano può essere svolta con una pala o con una forca, sollevando il pane di terra che si è creato sotto la pianta che contengono i tuberi formati nelle radici. Medesima operazione può essere svolta a macchine adoperando delle macchine escavatrici. Vedi figura successiva:

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