Allevamento api e produzione miele

1. INTRODUZIONE

Lo scopo di questa scheda tecnica è quella di fornire le prime basilari informazioni a coloro i quali desiderano intraprendere un’attività di allevamento di api e produzione di miele.

2. PROCESSO DI TRASFORMAZIONE

  Per iniziare una piccola attività di produzione del miele è necessario dotarsi di alcuni fondamentali attrezzi. Questi sono:
Un affumicatore: è forse l’attrezzo più importante poiché il fumo fa si che le api si tranquillizzino;
Una tuta da apicoltore: si trovano in commercio solo di colori chiari quali giallo e bianco: questo accorgimento non è fatto a caso. Le api si tranquillizzano in presenza di colori chiari (ad esempio questa). Insieme alla tuta è necessario disporre di una maschera da apicoltore: questa è fondamentale per la protezione del viso;
I guanti da apicoltore (ad esempio questi);
Una leva per poter aprire le arnie.
• Le api, si possono acquistare presso un apicoltore della zona. Consigliamo di acquistare una famiglia già formata e in produzione, perché più semplice da gestire, anche se più costosa. Inoltre è importante prediligere apicoltori di zona per via delle malattie dell’alveare. Prima di pensare di acquistare le api, si dovrebbe avere già tutto il resto dell’attrezzatura, soprattutto l’arnia. Normalmente bisogna prenotare la famiglia da tempo prima, perché l’apicoltore deve avere il tempo necessario per prepararsi alla vendita.

attrezzi

Il miele è un prodotto ottenuto dalla lavorazione di alcune sostanze zuccherine da parte delle api. Fra queste sostanze zuccherine si ricorda il nettare: questo è un liquido zuccherino prodotto dai fiori delle piante per attirare gli animali impollinatori, che servono per la riproduzione dei fiori stessi. In genere il nettare è presente sui fiori delle piante, ma talvolta è localizzato in altre parti della pianta non riproduttive. I nettari hanno composizioni chimiche diverse in base all’origine botanica dei fiori, e conseguentemente anche i rispettivi mieli ottenuti avranno sapori diversi (miele di lavanda, di asfodelo, di eucalipto, corbezzolo, etc..). Dopo aver bottinato il nettare, le api tornano nel loro alveare per iniziare il processo di trasformazione in miele. Tralasciando ciò che avviene in natura (dove l’alveare è talvolta ricavato dalle api all’interno di tronchi, rocce, etc..), nell’apicoltura moderna, la casa delle api è costituito dall’arnia con melario (ad esempio questa), qui di seguito indicati.

 arnia con melario

Arnia con melario

 melaio vuotoMelario vuoto per telaini da smielare

 Le api raccolgono il nettare presente nei fiori dell’ambiente circostante e lo trasportano fino all’interno dell’alveare. Le api quando escono dall’alveare seguono dei veri e propri corridoi di volo, precedentemente mappati dalle prime api bottinatrici. Devono essere posizionate in modo tale che l’entrata non sia sottoposta a folate di vento che potrebbero disturbare il volo delle api, ed in direzione del sorgere del sole, così che inizino l’attività alle prime luci del sole. E’ consigliabile non posizionare l’apiario in luoghi umidi e troppo ombreggiati.

 api

 Anche se le api possono volare per più di 3 km per andare a raccogliere il nettare, è comunque opportuno posizionare le arnie in vicinanza delle specie nettarifere. Una volta arrivata all'alveare l'ape bottinatrice consegna il nettare ad un’altra ape più giovane che a sua volta lo passa ad un’altra ape e così fino a che non arriva in una cella dei favi realizzati all’interno dei telaini costruiti in precedenza all’interno dell’alveare. Il favo è quindi una costruzione verticale di cera creata dalle api: essa è formata da celle esagonali di cera (ogni cella che costituisce il favo ha forma esagonale, poiché grazie a questa forma, si può guadagnare spazio e risparmiare cera). Nell’apicoltura moderna le api sono indotte a costruire il favo in cera all’interno di un telaino di legno. I telaini (di solito dieci in un’arnia) sono estraibili e spostabili. La cera è una secrezione ghiandolare delle api operaie. Il processo di scambio del nettare da ape ad ape si chiama trofallassi, e permette al nettare di acquisire svariati enzimi e di perdere l'acqua in eccesso. All'interno della celletta il nettare è ormai trasformato in miele, ed una volta trovato il valore di umidità giusto (circa il 17-18%), la cella viene chiusa con un tappo di cera (opercolo) costruito dalle api stesse ed immagazzinato per le necessità future. Per continuare l’attività di produzione del miele sarà necessario disporre degli ulteriori seguenti attrezzi (consigliamo l'acquisto di questo kit di attrezzi):

forchetta e coltello


 In figura seguente (A e B) è possibile osservare il telaino con i favi pieni di miele ma non ancora opercolati (A) e opercolato (B). Per chi alleva api in arnia, questo è il momento giusto per portar via i telaini dall’alveare (B) ed estrarre il miele. Quindi una volta allontanate le api dai telaini, si potranno portare in laboratorio per la smielatura. E’ possibile allontanarle dai telaini con una spazzola apposita oppure con un semplice ramo pieno di foglie. In laboratorio poi si potrà procedere alla eliminazione dei tappi (opercoli). Questa operazione potrà essere svolta utilizzando una forchetta (C) oppure un coltello disopercolatore (D): e’ opportuno svolgere questa operazione all’interno di un contenitore (E) in modo da non disperdere pezzi di cera appiccicosi ovunque.

 A

A

B

B

C

C

D

D

E

E

F                                                                                                                                             F

 A questo punto avremo tutti i telaini da melario disopercolati (E) e pronti per essere smielati. Per svolgere questa fase è necessario dotarsi del seguente attrezzo di nome smelatore (ad esempio questo):

 smielatore


Smielatore

 Una volta terminata la smielatura di tutti i telaini, il miele che si trova all’interno dello smielatore, potrà essere trasferito in un contenitore d’acciaio e filtrato con gli appositi filtri (vedi figure successive: se non si dispone di un filtro del genere, si consiglia l'acquisto di questo). Si lascerà maturare il miele qualche giorno, il tempo necessario per far salire in superficie eventuali impurità. E necessario quindi dotarsi di un apposito contenitore di maturazione come ad esempio questo)

Passato qualche giorno, si può procedere ad eliminare le impurità in superficie con un comune mestolo da cucina e versare nei barattoli il miele. Il miele se conservato in un luogo fresco e asciutto, distante dalla luce solare diretta, mantiene inalterate tutte le sue qualità e proprietà.
Terminato il processo di smielatura è necessario portare i telaini smielati in apiario e riposizionarli nelle arnie con il melario, così che le api possano procedere alla pulizia delle celle per riempirle nuovamente. Qualora non ci fosse un flusso abbastanza forte, è importante far ripulire i telaini sporchi di miele dalla smielatura: una volta puliti si possono conservare in laboratorio, in un luogo fresco e ben sigillato, pronti per la stagione successiva.

contenitore miele

Contenitore per miele

 filtro

Filtro per miele

barattoli

Barattoli per miele

Per un maggior approfondimento di questa tematica, consigliamo la lettura di questo manuale.

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